PLASTIC FREE, un incontro a scuola sull’inquinamento ambientale
Una volontaria dell’associazione sulla pericolosità dell’inquinamento da plastica
[Articolo scritto da ragazze e ragazzi della classe 1^ C]
A scuola abbiamo incontrato una referente dell’associazione Plastic Free (scopri il Sito Web), che ha l’obiettivo di sensibilizzare sulla pericolosità della plastica, in particolare quella monouso.

L’incontro è stato molto interessante, ricco di informazioni e ci hanno spiegato l’importanza di amare il Pianeta non inquinando e delle scelte alternative alla plastica.
L’esperta ci ha detto che i nostri mari e gli oceani sono ormai pieni di plastica, che non si potrà mai più togliere. Sembra che nel 2050 nei mari ci sarà più plastica che pesci. Ogni anno 570 mila tonnellate di plastica finiscono nelle acque del Mediterraneo: è come se 33.800 bottigliette di plastica venissero gettate in mare ogni minuto. Esistono addirittura grandi isole di rifiuti plastici. L’inquinamento da plastica è molto pericoloso e anche l’uomo, non solo i pesci, ‘mangia’ la plastica. Se ne ingeriscono fino a 2000 minuscoli frammenti per settimana, che corrispondono a circa 5 grammi, l’equivalente in peso di una carta di credito. Inoltre, a causa dell’inquinamento, molti animali marini come pesci, balene e foche muoiono. Si conta che in un anno circa 40.000 tartarughe marine muoiano a causa dell’uomo.
A seconda dei vari materiali, il tempo impiegato per biodegradarsi è diverso. Per esempio: la carta ha un tempo di biodegradazione di 3 mesi, la gomma da masticare 5 anni, la lattina dai 10 ai 100 anni ed infine la plastica dai 100 ai 1000 anni. Perciò stiamo attenti quando buttiamo qualcosa in mare o a terra! Ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare la differenza. Dobbiamo sbrigarci per aiutare il nostro pianeta a guarire!
Alessia Lodovici, Giada Bartolucci, Nihal Dokkari, Nicole Montelli, Linda Coli , Pablo Zeltman