BOCCIANDO… S’IMPARA

Lunedì 2 maggio per le classi terze e quarte della scuola primaria Manzi ha avuto inizio il Progetto “Bocciando… s’impara”, nella nuova struttura pesarese del Bocciodromo di via dell’Acquedotto.

Per la prima volta il bocciodromo ha accolto la progettualità di una scuola, pertanto l’Istituto Olivieri si è reso inconsapevole protagonista dell’inaugurazione della nuova stagione progettuale, segnando il passo della ripartenza dopo il difficile periodo vissuto da tutte le organizzazioni sportive del settore. Il Dirigente scolastico dott. Flavio Bosio, da sempre attento alle tematiche dello Sport, conscio del valore insito nella sua pratica e aperto ad ogni forma progettuale, ha dato il suo assenso. Quello che si può definire come un progetto pioniere, è stato accolto con curiosità ed entusiasmo dai bambini e dalle docenti delle classi che vi hanno aderito: le coordinatrici di Classe K. Magnani, L. Pellegrini, C. Fucili, F. Farina, le docenti di Educazione Motoria B. Mastrofabi, L. Bertozzini, insegnanti di sostegno E. Ruocco, L. Manoni, M. Fiorillo, M. Marte, L. Taddeo, le Assistenti educatrici A. Migliaccio, L. Andreani, C. Corvino, le docenti C. Brualdi, C. Paccapelo e l’esperto Coni E. Balducci. 

Il progetto, curato dal maestro Gianfranco Gostoli in qualità di esperto esterno (egli stesso è attualmente atleta – giocatore) e dalla referente per l’educazione fisica A.R. Costanzo, informata la coordinatrice di plesso S. Siepi, si articolerà in tre incontri di due ore ciascuno e guiderà i bambini nella pratica e nella conoscenza delle norme basilari che regolano questa attività ludica così popolare fin dall’antichità, chiamata Ludus globorum missilium da Erasmo da Rotterdam. Infatti, la più antica testimonianza di un Gioco delle Bocce è risalente al 7000 a.C. in Turchia, ove sono stati rinvenuti segni di rotolamento su un terreno non liscio e lineare bensì accidentato. Nell’antichità ci sono pervenute tracce di sfere utilizzate a tale scopo anche in Egitto, in Grecia e a Roma: tramite le legioni romane il Gioco si diffuse anche in Gallia e in Britannia. Nel Medioevo si giocava all’aperto un po’ovunque, sulle strade, nelle piazze, nei castelli. Questo gioco era amato da tutti e si è diffuso indistintamente tra adulti e bambini, nobili e popolani. Il gioco delle bocce suscita ancora oggi un fascino e un’attrattiva particolari che coinvolgono tutte le fasce d’età. 

I bambini delle classi quarte sono magicamente entrati in questo mondo quando hanno varcato la soglia del bocciodromo, divenuta sede dello storico “Circolo Concordia” (sorto nel 1944 e vincitore di un titolo Italiano nel 2006), calorosamente accolti dal presidente Angelo Ricci e dal signor Carlo Paoletti, Consigliere del Circolo, il quale li ha assistiti, insieme alle maestre mentre si cimentavano nei giochi e nei percorsi educativo – didattici propedeutici al gioco delle bocce, proposti con competenza dal maestro Gianfranco. 

I quattro campi da gioco presenti nella struttura, ricoperti da una fine sabbiolina, erano stati preventivamente preparati con disegni colorati di cerchi concentrici e bocce altrettanto variamente colorate, piccole, medie e grandi, palline e sfere di varie dimensioni e diverso materiale per fare esperire ai bambini la specificità del peso di questi strumenti. 

Nelle spiegazioni del maestro molteplici sono stati i richiami anche ad altri sport, che hanno in comune con il gioco delle bocce l’uso dell’amato strumento palla. Divisi in più squadre, gli alunni si sono cimentati in piccole competizioni nelle quali misurare il proprio grado di coordinazione oculo manuale, la postura da assumere nel gesto tecnico, l’abilità nel misurare la forza per il rotolamento della boccia sulla pista, la capacità di attenzione e concentrazione nel raggiungere l’obiettivo e la capacità di essere solidali con i compagni di squadra e gli avversari (Fair Play). Gli obiettivi generali e specifici di questa attività ludica, apparentemente semplice, rivestono un importante ruolo formativo e altamente inclusivo. L’utilizzo del Tabellone luminoso, da parte dei bambini segnapunti, ha rappresentato un grande divertimento. Infine la foto di gruppo sul campo da gioco e la merenda sulle tribune, hanno scandito e concluso la bella mattinata passata insieme. 

Ins. Angela Rosa Costanzo